Se hai programmato il tuo viaggio nella Sicilia Occidentale, non puoi perderti la visita di Cefalù.
È la perla del mar Tirreno e la porta d’ingresso alle Madonie: Cefalù prende il nome dall’inconfondibile sagoma del promontorio alle sue spalle a forma di testa (Kefalè = testa, capo). È il luogo ideale se hai programmato una vacanza all’insegna del relax, con le sue spiagge dorate e il mare cristallino, ma anche se vuoi concederti delle visite culturali e respirare la storia di questa terra: i greci, i bizantini e poi i Normanni e gli Arabi hanno reso unico questo antichissimo borgo marinaro, lasciando ciascuno la traccia del proprio passaggio.
Ecco tutte le cose che devi assolutamente vedere:
Da non perdere
Duomo di Cefalù
È il monumento più noto e rappresentativo di Cefalù e dal 2015 è stato nominato Patrimonio dell’Unesco insieme alla cattedrale di Monreale. Sulle sue origini si mescolano storia e leggenda: il dato certo è che il re di Sicilia Ruggero II ne volle la costruzione nel 1131, forse per convertire gli islamici presenti sull’isola.
Spiaggia di Sant’Ambrogio
Definita da molti una terrazza incantata sul mar Tirreno, la spiaggia di Sant’Ambrogio è il luogo ideale per chi vuole trascorrere una vacanza all’insegna del relax: una lunga distesa di sabbia mista a ciottoli bianchi bagnata da acque cristalline.
Rocca di Cefalù
Con i 268 metri, custodisce e osserva la splendida cittadina. Viene chiamata dalla gente del luogo u castieddu, perché qui si trovano i resti di un castello medievale, risalenti al XIII-XIV secolo. In questa rocca troverai i resti del Tempio di Diana, una struttura megalitica probabilmente risalente al XI secolo a.C. che rimane ancora oggi, in parte, avvolta da un affascinante alone di mistero.
Lavatoio di Fiume Cefalino
Sembra quasi di sentire le grida delle lavandaie che, anticamente, venivano a lavare i panni proprio qui, ‘o ciumi. ll lavatoio si presenta con una scalinata in pietra lavica che conduce ad una pavimentazione levigata dal tempo e ad una serie di vasche che si colmano con le acque che scorrono da ventidue bocche di ghisa (di cui quindici teste leonine).